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    Categorie: Lavoro

Talent acquisition: breve racconto

Sono le 6.30 ed Anna come ogni mattina è uscita di casa correndo in tuta e senza cuffie! Le piace rilassarsi e pensare alle sfide che ogni giornata le riserba. Oggi ha la mente già piena zeppa di pensieri. Tante idee, molti dubbi e tante paure.

Eh sì perché ha appena concluso il periodo di prova in una grande azienda e la sua responsabile, la signora Marialuisa, soddisfatta del lavoro fatto finora ha deciso di assumerla a tempo indeterminato. Ha quasi 30 anni ed è finalmente diventata talent acquisition specialist, lavoro che insegue da quando ha intrapreso gli studi in psicologia del lavoro.

Ora dovrà dimostrare di essere all’altezza del lavoro proposto, innanzitutto supportando la responsabile HR nella ricerca della risorsa che si occuperà di UX design per il sito web aziendale.

Ha ben presente quali sono i passi da compiere per la ricerca, infatti in questi mesi ha affiancato i colleghi durante le ricerche e conosce i principali strumenti di pubblicazione degli annunci, i contenuti da inserire e le modalità con cui fare un primo screening dei curricula ed i successivi passi.

Le è rimasto però impresso un discorso che la scorsa settimana l’amministratore delegato della sua società ha fatto, durante un meeting aziendale.

Durante questo incontro il CEO ha dato un resoconto dell’attività aziendale, elogiando il grande impegno svolto da tutti, ed in particolare quello compiuto dall’ufficio ricerca e sviluppo che grazie alle brillanti idee del team ha brevettato un processo capace di ridurre non solo i tempi, ma anche i costi tramite l’utilizzo di materiali di scarto finora impensabili.

Ha poi concluso il discorso affermando che ciò che si aspetta è che questo modo di pensare e generare idee pervada tutti i reparti, non solo l’R&D.

Anna al momento non aveva dato tanto peso a queste parole.

Ora però queste frasi si mescolano con il lavoro che deve compiere. Da un lato vorrebbe svolgere il proprio lavoro come le è stato insegnato, avrebbe meno possibilità di sbagliare e meno grattacapi. Sa però che non è esattamente questo che ci si aspetta da lei. Il suo compito dovrebbe essere quello di effettuare al meglio la ricerca, anche se non sa ancora in modo, portando per quanto possibile nuove idee anche all’ufficio HR.

Le viene da pensare ad uno dei problemi più frequenti nella scelta di un collaboratore. Un candidato eccellente che ha superato il colloquio con l’ufficio HR ma che si rivela inadatto per i compiti che andrà a svolgere. Purtroppo il selezionatore può solamente basarsi su quanto riportato nel cv, non avendo competenze a 360 gradi.

Quello che le sarebbe molto utile dovrebbe essere uno strumento capace di fare una prima scrematura tendendo conto delle capacità reali del candidato. Una specie di game, un compito da svolgere. Ci sono grandi aziende che creano delle competition per attrarre giovani talenti, ma si tratta di un lavoro lungo e costoso. Avrebbe invece bisogno di un semplice portale che le permetta di inserire l’annuncio per la posizione aperta, a cui il candidato possa partecipare solamente svolgendo il compito richiesto.

Ha deciso che oggi ne parlerà con la sua responsabile, magari la può aiutare a portare avanti questa idea.

 

Anna infatti appena la signora Marialuisa ha un po’ di tempo da dedicarle le espone il suo progetto. Inizialmente la responsabile rimane un po’ perplessa ma decide di dare un’opportunità ad Anna. Le dice che si sarebbe informata, non essendo a conoscenza di società capaci di offrire un tale servizio. Nel frattempo Anna avrebbe dovuto portare avanti la ricerca in modo usuale.

Marialuisa nel frattempo decide di contattare alcuni colleghi responsabili delle risorse umane in altre realtà per sapere se hanno mai utilizzato servizi simili a quello che Anna vorrebbe.

Ad alcuni questa sembra una domanda molto strana, ad altri invece sembra un’ottima idea ma purtroppo non conoscono nessun servizio di questo tipo. Solo un giovane recruiter che si occupa di acquisizioni internazionali ha sentito parlare di un portale, Innovingbiz, che sembra proprio ciò di cui Anna ha bisogno.

Per prima cosa informa Anna che, entusiasta della notizia si mette all’opera. Il funzionamento del sito web innovingbiz.com è molto semplice, le basterà registrarsi e inserire in due minuti l’annuncio. Quello che ora deve fare è pensare al compito da far svolgere ai candidati.

Si rende conto che la figura che sta cercando, un UX designer, sarebbe perfetta per fare un primo tentativo.

Per prima cosa dovrà interfacciarsi con i futuri colleghi ed il futuro responsabile del neoassunto. Saranno proprio loro a darle indicazioni preziose per l’annuncio.

Anna riflette sulla tipologia di questo compito (che sul sito innovingbiz chiamano job contest), e pensa che sarebbe un’ottima idea quella di far analizzare l’attuale sito web della società per cui Anna lavora ai candidati, e permettere loro di dare delle indicazioni per migliorare l’esperienza dell’utente. Parlando con i colleghi informatici Anna arriva alla stesura del testo dell’annuncio: il candidato dovrà analizzare il sito aziendale, far emergere le criticità e concentrarsi su una in particolare proponendo delle idee migliorative.

Anna soddisfatta decide quindi di pubblicare l’annuncio!

Per avere la certezza che sia letto da quante più persone possibili lo pubblica anche su altri siti che ospitano annunci di lavoro, includendo un link al sito innovingbiz attraverso cui gli interessati dovranno candidarsi.

Invia inoltre delle email a coloro che hanno inviato una candidatura spontanea all’azienda per cui Anna lavora con un link per partecipare al job contest.

Alla scadenza del contest Anna visiona le candidature, e ovviamente le sottopone ai colleghi dell’ufficio ICT. Rispetto al numero di candidature che Anna ottiene di solito per ogni ricerca il numero è inferiore, ma questo è un pregio. Si rende conto che in questo caso ha risposto alla candidatura solo chi è realmente interessato alla posizione ed ha le competenze per affrontare questo ruolo. Rispondere al contest ha infatti preteso tempo ed impegno da parte dei candidati, ed i risultati si vedono. Anche il responsabile dell’ICT è molto soddisfatto, ed interessato alla valutazione delle idee ricevute. Da un punteggio a ciascuna candidatura ricevuto, in modo che Anna possa poi decidere chi contattare per un colloquio.

Effettuati i colloqui e assunta la nuova risorsa Anna viene chiamata dal CEO dell’azienda. Nonostante vi siano tante assunzioni ogni anno, al CEO non è sfuggita la modalità con cui la nuova risorsa è stata selezionata. “Ecco”, le dice, “questo era proprio ciò che intendevo quando ho parlato di innovazione in tutti i reparti. Sono molto lieto che le mie parole ti siano state di ispirazione. Non possiamo sapere se il neoassunto sarà la persona migliore, perché tutti possiamo sbagliare o valutare erroneamente le persone, ma sicuramente in questo modo dimostriamo di voler cambiare e provare a migliorare le cose. Questo nuovo metodo ci permette inoltre di capire come ragiona il candidato, come pensa di risolvere i problemi e apportare miglioramenti all’azienda. Questo è proprio ciò di cui abbiamo bisogno!”.

Anna appena congedata non crede alle proprie orecchie. Una tale soddisfazione la pervade! In effetti pensa, anche a me sarebbe piaciuto essere stata assunta in questo modo. Avrei potuto esporre diverse idee che ho nel cassetto e che non ho ancora avuto modo di fare!

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