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    Categorie: Interior design

Arredare bagno di 7 mq … non solo un problema di Giulia!

Giulia vive a Milano, lavora come impiegata in un’azienda di marketing, lavoro che le piace ma che le occupa forse troppo tempo. Ha due figli, un marito ed un appartamento come tanti, non troppo spazioso, non troppo accogliente.

Arriva a casa con bimbi e borse della spesa, cappotti, scarpe, giochi. Appena entra l’ingresso sembra esploderle addosso. Passa dalla cucina al salotto, dal bagno alla lavanderia. Caos ovunque!! Persino i colori sono disordinati, gli arredi comprati sembrano ribellarsi e sdegnarsi di abitare in un posto così. Si ma con due figli, non potrà mai esserci ordine. Poi però pensa a quando è sola e riordina tutto. Nonostante le cose siano al loro posto sembra tutto comunque spento, pulito e quasi ordinato ma incolore. Non si sente a casa!

Ma come fare? Un arredatore è fuori portata. Ci sono spese più importanti da fare, apparecchio, scarpe, auto…

Guarda tra le riviste di interior design. Come arredare bagno di 7 mq. Come mettere ordine in un ripostiglio di 5 mq. Idee bellissime ma come le applico? Elimino tutto quello che ho? Con che soldi? E poi ad alcune cose è affezionata.

Chiama le amiche … ma tu come fai? “Faccio finta di niente, penso a cose più importanti”. Oppure “ho trovato la casa arredata, mi va bene così”. O anche “mi piace andare ai mercatini assieme a mio marito” … sì anche a me piacerebbe pensa Giulia. Quindi non ha ancora risolto il problema.

Qualche modo ci dovrà pur essere! Decide che deve risolvere il problema, a tutti i costi, senza spargimenti di sangue e soldi. Ma la casa è importante, ci ha investito sopra un sacco e resta pur sempre il posto in cui lei e la sua famiglia passano più tempo.

Così fa domande a tappeto, colleghe, colleghi, compagni di aerobica, genitori degli amici dei suoi figli, chiunque le capiti a tiro.

Sempre le stesse risposte.

Un mese dopo, quando ormai aveva perso ogni speranza incontra una sua ex collega di università. Come stai come non stai che fai ora di bello, finché le domande di routine finiscono e Giulia decide di chiedere anche a lei se conosce un metodo “alternativo” per arredare finalmente la sua casa.

Ebbene sì, aveva sentito parlare di un sito, innovingbiz, sul quale una sua amica aveva pubblicato una specie di contest, un annuncio con richiesta di arredo, diciamo così. Aveva inserito la piantina delle stanze, qualche foto, cosa voleva e cosa no, il budget sia per gli arredi sia per il progettista, alcuni esempi di arredamenti che le piacevano, ed in 10 minuti aveva inserito gratuitamente il suo annuncio.

Il bello è che aveva ricevuto in risposta diversi progetti, in certi casi solo schizzi per dare l’idea di come sarebbero stati arredati gli spazi. Aveva potuto contattare direttamente gli studenti e gli arredatori che le avevano fatto la proposta, per chiedere maggiori informazioni, e poi aveva scelto il progetto più adatto a lei.

Aveva ottenuto direttamente online il progetto e pagato direttamente il professionista.

 

A Giulia non sembrava vero. Era esattamente questo ciò di cui aveva bisogno. Aveva deciso. Sarebbe andata subito a casa a fare alcune foto, prendere le misure e ovviamente decidere quanto spendere.

Aveva deciso di provare prima con una o due stanze, e poi perché no, provare anche con le altre.

Ora Giulia apre la porta e vede la sua casa. Le sembra un altro spazio, e sa per certo che non riuscirebbe più a vivere nel posto di prima!

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