Il progetto di un macchinario in grado di raccogliere le ingenti masse di Posidonia oceanica che, periodicamente si depositano su numerosi arenili delle coste del Mediterraneo, nasce dall’esigenza di amministrazioni locali e enti privati di rendere fruibili gli arenili durante la stagione turistica, evitando quanto più possibile l’asportazione di sabbia dalle spiagge.
Attualmente, infatti, quest’attività è svolta con l’utilizzo di grandi mezzi da cantiere che asportano indiscriminatamente sia la posidonia che la sabbia.
La macchina proposta, progettata e brevettata, è in grado (tramite apposite soluzioni modulari) di eseguire una raccolta accurata della posidonia spiaggiata (e anche parte di quella flottante) e sottoporla a ulteriori trattamenti per la riduzione della quantità di sabbia e sale e per il successivo compattamento e trasporto. Il macchinario è composto da elementi modulari indipendenti e semoventi ed è, inoltre, trasportabile entro moduli/container unificati.
La macchina può funzionare in modalità quasi completamente autonoma (salvo presenza di operatori di sorveglianza) senza richiedere altri macchinari da cantiere e fa uso direttamente dell’acqua di mare che viene integralmente restituita senza contaminazioni.
Il progetto è protetto da brevetto europeo (EP 3115118A1).