robot

Secondo le stime effettuate, nel 2050 almeno un quarto della popolazione avrà più di 65 anni in circa i due terzi dei paesi OECD (OECD (2015), Ageing: Debate the Issues).

Siamo pronti ad affrontare questo scenario? Non soltanto in termini economici, pensiamo infatti alle necessità che gli anziani si trovano ad avere in termini di assistenza, cure ed anche compagnia.

Diverse realtà si stanno organizzando per creare ausili tecnologici che vadano ad aiutare l’anziano in una o più situazioni particolari.

La robotica senz’altro giocherà un ruolo principe per risolvere molti dei problemi e delle situazioni legate alla salute degli anziani.

Robobear, il robot nato presso il Japan Riken Institute, permette di sollevare delicatamente anziani o ammalati distesi su un letto o seduti su una sedia a rotelle, o aiutare persone con difficoltà a deambulare.

Si tratta di un ausilio che potrà giovare non solo ai singoli pazienti nelle loro case, ma anche in strutture quali ospedali o case di riposo.

Ci sono poi robot che non vanno ad influire sulle capacità motorie dei pazienti, ma che li aiutano suggerendo le attività da fare e le medicine da prendere, tengono compagnia all’anziano e molto altro. Ne è un esempio ElliQ.

Questi non sono sicuramente gli unici tipi, tuttavia il loro utilizzo non è ancora di massa, ma circoscritto e poco conosciuto, spesso anche dovuto ai prezzi elevati se confrontati con la disponibilità di acquisto di questa fascia d’età.

Ben presto però diverranno strumenti familiari come il televisore o il telefono e aiuteranno le persone nello svolgimento di molte incombenze quotidiane.

La ricerca però non si deve fermare, sono moltissime le problematiche legate all’invecchiamento, e sempre più avremo bisogno di prodotti disegnati e soprattutto pensati per questo pubblico, ed in generale che abbiano l’usabilità come caratteristica dominante.

I prodotti devono essere creati per le persone, e per questo c’è bisogno di far interagire nella progettazione figure diverse quali product designer ma anche professionisti in campo medico che conoscono le maggiori aree su cui intervenire e possono suggerire problemi che gli strumenti da progettare dovranno risolvere, e permettere a chi sia interessato a comprare idee e brevetti di venire in contatto con queste persone.

Se sei un product designer con progetti in un cassetto che vorresti far finanziare o richiedono collaborazioni con istituti di ricerca o aziende private, puoi pubblicare uno o più progetti come “idea” gratuitamente sul portale di innovingbiz. Potrai indicare solo i dettagli che preferisci, ed indicare che cosa stai cercando. Chiunque interessato al tuo progetto ti potrà contattare liberamente.

Se invece sei un’azienda che vuole comprare idee di business e brevetti, di professionisti o anche studenti, per creare prodotti o servizi per migliorare la vita delle persone, puoi aprire un “contest” gratuito.

Il crowdsourcing è uno strumento che permette anche ad aziende molto piccole e con budget ridotti di arrivare alla soluzione del problema o semplicemente di ottenere idee e spunti originali per la sua attività. Scopri come aprire un contest di idee per la tua ricerca.

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