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Sono diverse le startup, i progetti in via di sviluppo ed i nuovi brevetti, italiani e non, che riguardano prodotti altamente tecnologici pensati per aiutare le persone con disabilità fisiche o motorie.

 

WATCh-me (Wearable Attention Training for the Child-Mother Environment), una delle 10 startup accelerate da Bioupper, ha messo a punto un dispositivo per la cura dei bambini con ritardo cognitivo che consente di supportare l’intervento riabilitativo a casa coinvolgendo in modo attivo i genitori.

Si tratta di un progetto di innovazione tecnologica, nato presso il Centro 0-3 dell’Istituto Scientifico IRCCS Medea. Tra i fondatori Livio Provenzi, psicoterapeuta.

 

Il progetto Kimap della start up fiorentina Kinoa, selezionato tra i vincitori della Tuscan Big Data Challenge, ha invece come obiettivo quello di facilitare gli spostamenti e l’autonomia dei disabili grazie ad un’app che offre un sistema di mappatura delle barriere architettoniche e di navigazione.

Il primo step consiste nella mappatura dei percorsi da parte dei disabili; il secondo è fornito dalla stessa app che, grazie ad un sistema di geolocalizzazione, permetterà agli utenti di disporre di un vero e proprio navigatore, che li indirizza durante il percorso segnalando difficoltà od ostacoli.

I creatori di questa app sono Lapo Cecconi e Marco Scarselli.

 

Mouseup invece è un progetto che ha lo scopo di aiutare persone aventi infermità agli arti superiori, permettendo la mobilità del puntatore senza dover utilizzare la mano. Demoapp, l’applicazione Android da cui è inoltre costituito il dispositivo, permette anche di impartire comandi al dispositivo usando semplicemente la voce.

Il progetto è stato pensato e realizzato da alcuni ragazzi dell’istituto superiore I.I.S.S. Alessandro Greppi (LC) sotto la guida del docente Gennaro Malafronte.

 

Sesame Enable ha inventato un sistema per utilizzare il telefono senza bisogno di usare le mani. Come si legge sul sito, il telefono Sesame funziona seguendo i movimenti della testa dell’utente usando la fotocamera integrata e rivolta verso il telefono. Sullo schermo del telefono cellulare apparirà un cursore controllato dalla posizione e dai movimenti della testa dell’utente.

Il founder è l’israeliano Oded Ben Dov.

 

Pedius invece è un sistema di comunicazione creato dall’omonima Pedius srl che consente alle persone sorde di effettuare telefonate utilizzando le tecnologie di riconoscimento e sintesi vocale. Attraverso questo sistema l’utente può scrivere il suo messaggio e Pedius lo invierà al contatto che ha selezionato usando una voce artificiale, oppure utilizzando la sua voce durante la chiamata. L’utente potrà poi leggere in tempo reale le risposte del suo interlocutore.

 

Se avete brevettato uno strumento che potrebbe migliorare la vita delle persone e vorreste venderlo oppure trovare dei partner che via aiutino a finanziare il prototipo. O ancora se avete solo l’idea e vorreste trovare dei collaboratori per la vostra futura startup, pubblicate gratuitamente l’idea o il vostro progetto sul portale di innovingbiz. Lo potrete fare anche in lingua inglese per poter attirare un numero maggiore di potenziali interessati.

Non tenete le vostre idee in un cassetto, fate fruttare le vostre capacità e aiutate a migliorare la vita delle persone in difficoltà.

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